17-08-2008 14:35

Sciabolatori di bronzo

Terzo podio per gli azzurri della scherma nella sciabola a squadre

Dalla rabbia alla gioia, dalla voglia di lasciare tutto al desiderio di continuare. Ha due volti netti, precisi, definiti, in bianco e nero l'olimpiade di Aldo Montano che ha infilato lo zar della sciabola, il russo Pozdniakov costretto a lasciare all'azzurro il terzo podio di Pechino nella finale a squadra.

Il bronzo nella sciabola a squadre conquistato oggi lascia un po' di amaro in bocca agli azzurri, convinti che avrebbero avuto vita facile nella finale contro gli Stati Uniti, sfumata dopo l'eliminazione ad opera della Francia.

La squadra azzurra é stata impeccabile. Bravissimo Pastore che si e' fatto trovare prontissimo, la vittoria per gran parte e' merito suo. Lui si rimprovera solo il passaggio a vuoto contro la Francia. Gli fa eco Montano che afferma di essere "una bestia da pedana nella finale", la sfida che lo esalta di piú e non gli fa perdere la testa.

A chi gli chiede se questa vittoria sia una riappacificazione con gli italiani dopo la delusione per la sconfitta nell'individuale, l'oro di Atene replica con una battuta: "Non ho letto i giornali, allora vuol dire che mi avete bastonato.

Oggi spero di averli fatti contenti, ma la gente deve capire che non sono una macchina. Non sono la Vezzali che non sbaglia un colpo".Sul futuro preferisce rimandare a un altro momento: "Lascio o continuo? Scelgo una via di mezzo. Devo rifletterci sopra e devo parlare con la federazione per risolvere qualche problema organizzativo, a cominciare da chi mi allenerà in futuro e dal posto di allenamento, io vorrei restare a Livorno". A proposito della sua città, Montano sorprende chi si aspetta per lui vacanze esotiche: "Per il momento nessuna meta esclusiva. Dopo Pechino c'è solo Livorno".

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