18-08-2008 16:19

Il dovere di crederci

La nuotatrice senza una gamba gareggerĂ  nei fondo 10 km

Le sue prime Olimpiadi dovevano essere quelle del Millennio, ma la qualificazione le sfuggi' di un soffio. Poi lo choc dell'incidente nel 2001, la gamba amputata, la vita di atleta che sembrava finita di colpo e che invece ha ripreso a girare di nuovo: Natalie Du Toit ai Giochi non ha mai rinunciato, e mercoledi' sara' al via, nel bacino di Shunyi per la prima olimpica del nuoto di fondo.

La sudafricana, 24 anni, ci arriva a otto anni di distanza da quell'impresa mancata, e con un'impresa piu' grande messa a segno: per qualificarsi ha battuto atlete normodotate, e' arrivata alla soglia del podio nei mondiali di specialita' di Siviglia, a Pechino e' entrata dalla porta principale e non ha intenzione di fare solo la comparsa. ''Ho sempre sognato di partecipare alle Olimpiadi - dice l'atleta di Citta' del Capo - e aver perso la gamba non ha cambiato nulla delle mie aspettative.

Tutto e' possibile se ci credi''. Inevitabile confrontare il sogno realizzato di Natalie Du Toit con quello impossibile di un altro sudafricano esempio di coraggio, quell'Oscar Pistorius che ha avuto ora il vial ibera del tribunale dello sport di Losanna, per provare a raggiungere Pechino con i suoi sprint e le sue protesi in fibra di carbonio.Natalie non molla, anzi.

Cambia strategia. Impossibile competere sulle distanze più brevi senza la spinta di un arto inferiore. Ma sugli 800 o i 1500 metri stile libero il disagio è minore. E i risultati arrivano, eccome! anche contro le atlete normodotate.

Ai Giochi del Commonwealth del 2002, a Manchester, la Du Toit si qualifica per la finale degli 800 stile libero - prima volta nella storia in cui un'atleta con disabilità si qualifica alla finale di un evento open. Ai campionati africani 2003, sempre gareggiando con altlete normodotate, Natalie conquista l'oro sugli 800 stile libero. E ora il via libera verso Pechino nel fondo. A farle compagnia in coraggio e determinazione la collega nella disciplina del tennistavolo Natalia Partyka che ha vinto nella gara di doppio di tennis tavolo contro la Germania pur priva dell'avambraccio destro.

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