12-08-2008 11:48

Phelps re di Pechino

Vince a tempo di record e insegue la vetta si Spitz

Michael Phelps e' gia' nella storia delle Olimpiadi estive, comunque vada il resto dei Giochi di Pechino. Con l'oro conquistato oggi, il terzo di questa edizione, il formidabile nuotatore americano e' infatti a quota 9 medaglie d'oro nel corso delle sue partecipazioni ai Giochi, perche' vi somma i sei titoli di Atene. E se si aggiungono i due bronzi sempre di quattro anni fa, allora nel complesso le medaglie sono 10.
Ma piu' di tutte sono le medaglie d'oro quelle che contano e cosi' Phelps da questa mattina fa compagnia, nella speciale classifica dei grandi dello sport, a nomi come quelli del leggendario Paavo Nurmi, eroe nazionale finlandese, il piu' grande fondista mondiale nel periodo tra le due guerre, con 9 ori tra il 1920 e il 1928; la ginnasta Laryssa Latynina, dell'allora Urss, con i titoli olimpici vinti dal 1956 al 1964; il connazionale Mark Spitz, nuotatore, dominatore in vasca ai giochi del 1968 e del 1972; e infine ancora un americano, Carl Lewis, con le medaglie d'oro vinte nell'atletica leggera nei Giochi dal 1984 al 1996. Ancora una medaglia d'oro - e lui punta a vincerne addirittura otto in questa edizione per battere quest'altro speciale primato che appartiene a Spitz - e Phelps sarebbe l'unico re.
Dopo la terza fatica, Phelps si riposera' al villaggio. ''Mi prendo un bel po' di pasta e di pizza, poi cerchero'
di riposare il piu' possibile'', dice. Ad Atene 2004 l'en plein ando' in frantumi con la sconfitta nei 200 stile libero, in cui dovette accontentarsi di un 'modesto' bronzo alle spalle di Ian Thorpe e di Piet van den Hoogenband. ''Quando perdo, le mie motivazioni aumentano'', spiega il fenomeno. Oggi, anche senza l'australiano e l'olandese in vasca, non si e' sentito l'oro al collo ancor prima di tuffarsi. ''Devo dare il massimo in ogni singola gara, non e' mai facile'', dice. Di sicuro e' cosi', anche se i due secondi rifilati al coreano Taehwan Park potrebbero far pensare qualcosa di diverso.
I prodigi di Phelps rischiano di far passare in secondo piano le performance degli altri americani, che oggi hanno fatto quasi il pieno di ori. 'The Star-Spangled Banner' ha suonato anche per Aaron Peirsol e per Natalie Coughlin, saliti sul gradino piu' alto del podio dopo le 2 finali dei 100 dorso. ''Non mi sorprende che la squadra stia andando cosi' bene'', dice Phelps. ''E' successa la stessa cosa lo scorso anno ai Mondiali di Melbourne: una gara da' il via e tutto il resto viene
da solo''. Agli altri, non dispiace che i riflettori siano puntati soprattutto sulla superstar. ''Michael non si sta limitando a vincere'', dice Peirsol, che oggi ha ritoccato il suo primato mondiale. ''Michael sta distruggendo ogni cosa. A questo livello, si tratta piu' di uno sforzo mentale che fisico. Ci vogliono grossi attributi per fare quello che sta facendo Michael''.

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