13-08-2008 12:02

I due volti dell'Italia

Magnini e Pellegrini, due storie due destini dal Cubo di Pechino

Videopellegrini e magnini
I due volti dell'Italia a Pechino oggi. Federica Pellegrini e Filippo Magnini due destini diversi, opposti. Gli azzurri del nuoto ci avevano abituato ad alti e bassi, dalla luce ai black out.
 
 
Oggi la conferma di questo procedere a zig zag. Lui, Filippo Magnini iridato di Montreal 2005 e di Melbourne 2007, non e' riuscito nemmeno ad entrare nella finale olimpica, lei Federica Pellegrini vive senza mezze misure, con il record del mondo: 1'54''82 e un oro che cancella la batosta dei 400 stile, in cui da favorita si e' ritrovata fuori dal podio.
 
 
Per Magnini tanta amarezza; nella semifinale nei 100 stile libero, non gli e' bastato quel 48"11 che e' comunque il record italiano della specialita', un centesimo in meno del tempo che gli aveva regalato il primo oro mondiale.
 
 
Filippo per soli quattro centesimi non e' entrato in finale, avendo realizzato il nono tempo complessivo tra le due semifinali. "Sono esploso dopo le Olimpiadi di Atene e per tre anni sono rimasto sulla cresta dell'onda - spiega Magnini -, ma qui a Pechino ho perso brillantezza di giorno in giorno. Ci ho provato, ho dato il massimo, ma oggi non ero abbastanza veloce. Non sono dispiaciuto per la medaglia che non e' arrivata, ma per non essere riuscito a tirare fuori quel qualcosa in più".
 
 
Per Federica, invece, il percorso è stato diverso verso quell'oro che aveva appena sfiorato ad Atene.
 
 
''Stavolta ho seguito l'istinto - racconta con l'oro stretto tra le mani, quasi preoccupata che la favola sia solo un sogno - e la rabbia mi ha dato la spinta in più". Il primo pensiero e'a se stessa e all'impresa compiuta, e' corsa ad abbracciare il suo guru, il ct Alberto Castagnetti, in lacrime.

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